07 Maggio 2015

Alla scoperta del celebre Amarone della Valpolicella

L’azienda Tedeschi ci consiglia Capitel Monte Olmi e Amarone della Valpolicella DOCG. Il re della Valpolicella è l’Amarone, un vino che a noi piace e che tra i vini italiani sta godendo, anche all’estero, di particolare successo dal punto di vista commerciale.

La D.O.C. Amarone della Valpolicella è riconosciuta fin dal 1968, e dall’annata 2010 ha ottenuto anche la promozione a Garantita (D.O.C.G.). La sua produzione è autorizzata solo in Valpolicella, in provincia di Verona, un territorio che riguarda 19 comuni della parte nord del veronese. Prodotto con le uve autoctone della Valpolicella: corvina, corvinone e rondinella, insieme ad altre numerose varietá locali. Esse vengono lasciate appassire in fruttai così da aumentarne grado zuccherino e aromi. L’Amarone della Valpolicella è un vino dal colore rosso carico tendente eventualmente al granato con l’invecchiamento. Il profumo ricorda la frutta passita, il tabacco e le spezie, grazie all’appassimento e ai lunghi affinamenti in botte.

Il sapore di grande intensità con evidenti note di frutta passita, asciutto ma di molta morbidezza, con corpo pieno, caldo-corroborante e vigoroso; ha personalità forte e può superare i vent’anni di conservazione. Un vino, di cui i più raffinati appassionati di tutto il mondo hanno imparato ad apprezzare l’accento unico, il carattere spiccato di vino antico ma moderno e attuale, in grado di testimoniare la grandezza, il fascino, l’autentica magia della Valpolicella.  Amarone DOCG 2010-11

La famiglia Tedeschi (www.tedeschiwines.com), che vanta una storia vinicola lunga quasi quattro secoli, ha creduto nella grande ricchezza della produzione vinicola della Valpolicella e l’ha recuperata in chiave moderna, adottando i più innovativi metodi di produzione. L’attenzione alla tradizione, l’orientamento all’innovazione, la conoscenza del territorio sono gli elementi che definiscono la nostra identità aziendale.

Per fare grandi vini, come l’Amarone, ci vogliono dedizione e pazienza; quella pazienza che da sempre accompagna la passione per la terra e soprattutto per la Valpolicella e quella dedizione che per loro significa sollecitudine, nel fare e nel prendersi cura, e attenzione, al dettaglio e alle attitudini. Vi presentiamo due grandi cru della Valpolicella.

CAPITEL MONTE OLMI – Amarone della Valpolicella DOC Classico Riserva

Uno dei primi cru della Valpolicella, grazie alla felice intuizione di Lorenzo Tedeschi di vinificare separatamente le uve, selezionate nell’omonimo vigneto di proprietà fin dall’inizio degli anni 60. Le stesse uve vengono appassite per 4 mesi in ambiente controllato. Il vino matura in botti di rovere di Slavonia per 4 anni e completa l’affinamento per altri 6 mesi in bottiglia. Vino di grande struttura e lunga durata, da abbinare ad arrosti di carni rosse e selvaggina, brasati, formaggi di lunga stagionatura.

Impostazione sempre classica, molto concentrato ma equilibrato: un protagonista indiscusso della Valpolicella. Vino di lunga durata: 30 anni e più, ma godibile da ora con piatti giusti.

Per OperaWine è stato scelto da Bruce Sanderson, Senior Editor di Wine Spectator, il Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Doc Classico 2004, un’annata che ora può dare il meglio di sé a 11 anni dalla vendemmia.

AMARONE – Amarone della Valpolicella DOCG

Questo vino è ottenuto da uve raccolte in vari vigneti situati sulle colline della Valpolicella (colline di Mezzane e di Tregnago). La diversa provenienza delle differenti varietà di uve è importante al fine di ottenere vini ben equilibrati, con buona struttura che solo alcune singole aree della Valpolicella possono dare.

I consigli dei fratelli Tedeschi per servire e consumare al meglio l’Amarone.

La temperatura consigliata per servire l’Amarone è di 18-20°C. Per un suo consumo ottimale, è consigliabile stappare la bottiglia almeno un paio d’ore prima e, nel caso di un vino particolarmente invecchiato, farlo decantare in caraffa. Per servirlo sono consigliati bicchieri baloon, in grado di raccogliere e far apprezzare a chi lo degusta gli aromi liberati dal vino. Un vino corposo e pieno come l’Amarone si adatta in modo superbo ai piatti a base di carne come, ad esempio, brasati, arrosti, stracotti e spezzatini, nonché alla selvaggina. Nella zona della Valpolicella una ricetta tipica è il risotto all’Amarone, ma il vino si abbina molto bene anche ad altri primi piatti locali, come la popolare “pasta e fasoi” (pasta e fagioli), le pappardelle coi fegatini o il risotto col tastasal (una sorta di ragù di carne suina). Vino da tutto pasto, l’Amarone ben si presta ad accompagnare anche salumi e formaggi stagionati come, ad esempio, il Formaggio di Monte prodotto nella zona della Lessinia.

Infine, per accompagnare momenti di relax, non c’è niente di meglio di un Amarone invecchiato: bevuto da solo, infatti, è un eccellente vino da meditazione.

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