Si è tenuta mercoledì 14 novembre a Milano la presentazione del Trofeo Mezzalama: la “maratona bianca” a squadre torna sul Monte Rosa sabato 27 aprile 2013, con partenza dai 2.020 m di Breuil-Cervinia e arrivo ai 1.637 m di Gressoney-La-Trinité, attraversando in buona parte il territorio del comprensorio Monterosa Ski.
La conferenza è stata ospitata dal Palazzo della Gazzetta dello Sport, e ha avuto relatori d’eccezione come Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport, che ha dato il benvenuto alla platea, e gli organizzatori, Giorgio Pession, Presidente della Fondazione Mezzalama, e il responsabile tecnico Adriano Favre, guida esperta di Champoluc.
Un momento di condivisione per rivivere il passato, ma anche per parlare di presente e di futuro: la manifestazione giunge, infatti, alla sua 19° edizione, durante 80 anni di attività, dal 1933 al 2013: la presentazione ha dato modo di ripercorrere le sei edizioni degli anni trenta, le quattro degli anni settanta e poi la modernità degli anni novanta. Per ogni epoca un racconto, arricchito dagli interventi di Amedeo Macagno (giornalista de La Stampa e appassionato collezionista di sci d’epoca), dei fratelli Arturo e Renzo Squinobal di Gressoney (Campioni del Mondo nell’edizione del ’75 nella categoria guide) e di Gloriana Pellissier (vincitrice di ben sei edizioni del Trofeo).
«Il Mezzalama è patrimonio storico – ha spiegato Andrea Monti – è una leggenda che comprende nomi mitici del passato e del presente. Normalmente più si invecchia e più ci si indebolisce, invece il Mezzalama più passano gli anni e più diventa vigoroso e straordinario». Giorgio Pession, presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama, ha sottolineato come negli anni questa manifestazione sia sempre stata motivo d’orgoglio per la Regione Valle d’Aosta, che patrocina l’evento, una sorta di biglietto da visita per far conoscere il territorio e la sua bellezza.
Ma il trofeo non è soltanto una storica manifestazione sportiva, che richiama formidabili squadre di atleti da tutto il mondo: si tratta anche di un modo per entrare in contatto con la montagna, con le sue leggi e i suoi ritmi, un’avventura impegnativa in uno scenario naturale di una bellezza impareggiabile.
Il concetto fondamentale dell’edizione 2013 è “sicurezza”, intesa come rispetto per la montagna unito alla consapevolezza delle sue criticità.
«Da quest’anno abbiamo scelto di limitare il numero delle squadre iscritte a trecento: novecento persone sul percorso sono il numero massimo che possiamo gestire pensando proprio all’incolumità di tutti i partecipanti. Sceglieremo gli equipaggi tenendo conto della partecipazione alle altre gare della Grande Course e del curriculum alpinistico. Abbiamo anche voluto introdurre nel regolamento l’obbligo di avere uno strato termico in più in modo da evitare principi di congelamento causati dall’abbigliamento troppo leggero» ha commentato il responsabile tecnico Adriano Favre.
Le iscrizioni della 19° edizione apriranno il 15 gennaio 2013.