Nell’ultimo periodo si sta formando sempre di più nei consumatori una sorta di multicanalità nelle forme di orientamento e 8 sono i canali che il cliente medio usa abitualmente per orientarsi nel mare magnum delle possibilità di scelta di una singola marca.
Il vero punto di forza resta ovviamente Internet, che come veicolo di scelta pesa attualmente per oltre il 70%. Allo stesso tempo però esistono tutta un’altra serie di canali altrettanto autorevoli e selettivi che l’attento compratore non può dimenticarsi di prendere in considerazione.
Tra questi, importanza fondamentale continua a ricoprirla il punto vendita che riesce a mantenere la sua spiccata caratteristica di luogo e mezzo di orientamento e di influenzamento più o meno allo stesso livello del motore Internet.
Tra tutti gli altri canali (tv, giornali e riviste, radio opinioni di altri consumatori ecc.) difficile è valutare quale conta di più e come “passa” sugli altri e soprattutto come valorizzare l’ecosistema sociale che trasforma il consumatore in fondamentale attivatore reputazionale per la marca.
In ogni caso quello che è certo è che la marca stessa diviene sempre di più un pezzo costitutivo del valore delle relazioni che la costituiscono e la formano. E quindi la marca diviene un sistema fluido e complesso con cui interagire.