Per la Famiglia Tedeschi, storica realtà della Valpolicella e parte delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, ascoltare le esigenze e i tempi della terra è tra i principi che guidano da sempre le scelte di sviluppo aziendale e il percorso intrapreso da papà Renzo a partire dagli anni ’60.
Secondo Riccardo Tedeschi, enologo di famiglia “L’Amarone Monte Olmi è frutto della brillante intuizione di nostro padre Renzo, che ha saputo cogliere le potenzialità del terroir e farne un cru fin dal 1964. Noi raccogliamo la sua eredità e cerchiamo di dare il meglio annata dopo annata. Per ogni vendemmia ricerchiamo volume, eleganza e grande personalità. E’ nostro obiettivo fare un vino capace di distinguersi nelle degustazioni alla cieca e non solo, a significarne il forte carattere distintivo”.
Questo si concretizza in un’intensa attività di ricerca che la Famiglia ha avviato da anni sui terreni di proprietà, perché, come sottolinea Sabrina Tedeschi, responsabile Marketing dell’azienda: “E’ fondamentale l’attenzione ai dettagli a tutti i livelli: in vigna, in appassimento, in cantina. Ed è grazie a questa meticolosa cura che ogni nostro acino, così come ogni nostro vino, ha una bellissima storia da raccontare”.
Così dopo le importanti opere di zonazione (ossia lo studio pedologico della terra), seguiti dagli studi di caratterizzazione (ossia di analisi del terreno e del modo in cui la pianta si esprime da un punto di vista vegetativo) è terminato l’intenso lavoro di approfondimento delle informazioni pedoclimatiche dei suoli e delle loro caratteristiche fisico-chimiche, a supporto alla gestione agronomica dei vigneti esistenti e alla progettazione dei futuri impianti.
Si tratta di un approccio alla viticoltura complesso, lungo, ma sempre più indispensabile per assicurare una costante qualità di produzione. La ricerca scientifica, infatti, consente di comprendere meglio come il terroir caratterizza il prodotto finale e come si possa intervenire per migliorare e gestire il processo produttivo. E’ la strada scelta da Tedeschi, per assicurare vini di elevata qualità, unitamente all’esperienza e alla conoscenza del proprio territorio.
L’analisi realizzata dalla Famiglia Tedeschi è partita dal distinguere aree pedologicamente omogenee, attraverso foto aeree ed elaborati esistenti di carattere geologico e geomorfologico.
Quindi sono stati individuati ben 39 profili pedologici, scelti nelle aree più rappresentative, descritti e fotografati allo scopo di studiarne la stratigrafia e le caratteristiche fisiche degli orizzonti. Di ciascun profilo, poi, sono stati riscontrati il livello di drenaggio, l’esposizione solare e l’escursione termica, l’altitudine, la ventilazione e la composizione dei terreni, evidenziando gli elementi in grado di influire sulla struttura, l’aroma e la longevità del vino.
È così emerso che la creazione di un vino elegante, con complessità aromatica è legata a un contesto dove buon drenaggio, grande soleggiamento e microclima ventilato sono fattori importanti: in questo modo è possibile raggiungere uve ben mature, sane, che possono essere raccolte leggermente più tardi e sono in grado di sostenere lunghi periodi di appassimento in fruttaio. Il microclima ventilato migliora la composizione fenolica delle uve, riduce la degradazione degli acidi in fase di maturazione e dona aromi eleganti e complessi.
L’aroma è il risultato della composizione del terreno: per certo la frazione calcarea dona intensità e complessità aromatica, oltre a generare vini eleganti. Da un’analisi più approfondita la presenza di ferro e minerali favorisce le note speziate e di frutta rossa, come amarena e ciliegia, che caratterizzano l’Amarone di casa Tedeschi, al tempo stesso la frazione sabbiosa del terreno accentua le note di frutti di bosco, ribes e lampone in primis, come si può avvertire all’assaggio del Ripasso San Rocco.
La presenza di argilla nel terreno, unita a minerali ferrosi e manganesiferi, conferisce vini strutturati, di grande longevità, con buon estratto e contenuto tannico, oltre a vini ricchi di colore. Lo scheletro inoltre trattiene l’acqua rilasciandola lentamente insieme ai sali minerali.
Una tessitura del terreno bilanciata, favorisce vini equilibrati e longevi.
La freschezza tipica del Valpolicella d’annata, ben marcata nel Lucchine Tedeschi, è invece incoraggiata dalla presenza di ghiaie e di terreni di origine alluvionale.
“Grande esperienza e rigore scientifico sono le formule adottate dalla nostra famiglia per garantire un futuro al nostro territorio” afferma con orgoglio Riccardo Tedeschi.
APPENDICE
Le ricerche hanno messo in evidenza un terroir ad alta vocazione e di grande qualità: ecco qui di seguito nel dettaglio, i risultati ed i commenti agronomici dei rilievi sui singoli vigneti aziendali.
TENUTA MATERNIGO
L’area del vigneto della Tenuta Maternigo si estende per circa 31 ettari nel territorio di due comuni e più precisamente nel comune di Tregnago e di Mezzane di Sotto. E’ una zona di alta collina, con esposizione prevalentemente Sud e Sud-Ovest, ad una altitudine che varia dai 290 ai 480 metri s.l.m. Da un punto di vista geologico l’area poggia in parte sia su calcari marnosi grigi e rosei sia su marne bianche e rosa del Cretacico. Dai rilevamenti effettuati sono state riscontrate nove unità pedologiche, che si distinguono per diversa natura dei substrati, per le differenti profondità utili per le radici e tenore in scheletro, per diversa struttura e colore. Da queste diverse unità produciamo diverse tipologie di prodotti.
MATERNIGO VALPOLICELLA DOC SUPERIORE
Le uve provengono da un vigneto posto ad un altitudine di 350 m slm con esposizione sud ovest. Il terreno risulta mediamente profondo, caratterizzato da buon scheletro anche in superficie. Questo permette la cessione di minerali e il drenaggio dell’acqua. Ottima l’esposizione, l’escursione termica in fase di maturazione, come pure la ventilazione. Grazie a queste condizioni è pure possibile effettuare una vendemmia tardiva e le uve risultano sane con aromi eleganti e complessi. Il terreno è costituito da marne grigio giallastre con cospicua quantità di ossidi di ferro e manganese che danno note speziate e di frutta rossa (amarena e ciliegia). E’ presente un certo tenore di sabbia (35/40%), che dona note di frutto di bosco (ribes e lampone). La presenza di calcare regala invece elevata aromaticità. In questo vigneto il rapporto carbonio/azoto è equilibrato ad alto, a significare una lenta degradazione del materiale depositato in superficie (i tralci di potatura, il cotico erboso in decomposizione, …), favorendo nel tempo un accumulo di matrici organiche che rendono più fertile e ospitale il terreno per le radici della vite.
MATERNIGO AMARONE DELLA VALPOLICELLA DOCG (non ancora in commercio)
Per l’Amarone Maternigo è stato selezionato un vigneto situato ad un altitudine di 310 m slm, con esposizione sud est. Il terreno è calcareo marnoso, di colore grigio-giallastro, dotato di abbondante scheletro anche in superficie, caratterizzato da un’ottima capacità drenante. La posizione è inoltre caratterizzata da una buona ventilazione (brezza di monte e di valle), favorendo un’ottima escursione termica, che si traduce in ricchezza in fenoli e buona aromaticità delle uve. Il vigneto è caratterizzato inoltre da bassissima vigoria, favorendo la produzione di uve particolarmente ricche in struttura. Il terreno, caratterizzato da un calcare inferiore alla media, contribuisce ad una elevata aromaticità del vino. La ricchezza in ossidi di ferro e manganese del terreno favorisce una grande struttura, longevità dei vini, colore intenso e salinità, oltre ad un complesso aroma caratterizzato da sentori speziati, di torrefazione, tabacco, prugna e amarena. La frazione di sabbia, insieme a silicati e feldspati, dona invece note di ribes rosso e di lampone.
AMARONE DOCG
Per l’Amarone sono stati selezionati vari vigneti ad un’altitudine di 250-480 m slm, con esposizioni est e sud-ovest. I terreni sono mediamente profondi, con pH mediamente subalcalino. Sono terreni ricchi di argilla e di scheletro, caratterizzati dalla presenza di minerali come ematite e limonite (Ferro e Manganese) che donano aromi speziati (note di torrefazione e di tabacco) e note di frutta rossa (prugna, amarena, ciliegia sotto spirito), oltre a note minerali. Grazie a questi minerali il vino risulta ampio e complesso, ma di buon equilibrio. Il calcare del terreno non è elevatissimo, sufficiente comunque a dare buona aromaticità al prodotto.
CAPITEL SAN ROCCO VALPOLICELLA RIPASSO DOC SUPERIORE
I vigneti destinati alla produzione del vino di ripasso sono posti a 380 m slm, con esposizione sud-ovest. Sono terreni di moderata profondità e con uno scheletro equilibrato, di poca vigoria e di limitata produzione. Gli stessi sono posti in una zona ben ventilata, con brezza di monte e di valle che portano i grappoli a maturità in condizioni perfettamente sane. Le escursioni termiche favoriscono un’ottima composizione fenolica e produzione di aromi eleganti e complessi, oltre a limitare la degradazione degli acidi. Lo scheletro del terreno favorisce la cessione dei minerali e permette una lenta cessione dell’acqua. Il terreno è inoltre caratterizzato da una buona presenza di calcare, che assicura una elevata aromaticità. La presenza di ossidi di manganese e in minor misura di ferro porta a vini ampi e complessi con buon equilibrio e struttura e note aromatiche di frutta rossa (ciliegia). La presenza di sabbia (40%), inoltre, assicura note aromatiche di ribes rosso e lampone.
VIGNETO LA FABRISERIA
Il vigneto Fabrisera si estende per circa 7 ettari nel territorio di due comuni e più precisamente Comune di Fumane e Comune di S. Ambrogio in Valpolicella. Si trova in una zona di alta collina, con esposizione prevalentemente Sud Est, ad una altitudine che varia dai 430 ad i 500 metri s.l.m. Da un punto di vista geologico l’area poggia su calcari marnosi rosei, calcareniti e scisti argillosi grigio-giallastri del Cretacico. Questo studio ha evidenziato quattro unità pedologiche, che si distinguono per suoli con diversa profondità, struttura, colore e tenore in scheletro. In questo vigneto produciamo sia un Valpolicella Cru, sia un Amarone Cru.
LA FABRISERIA VALPOLICELLA DOC CLASSICO SUPERIORE E LA FABRISERIA AMARONE DELLA VALPOLICELLA DOCG CLASSICO RISERVA
I vini sono prodotti con uve coltivate su un terreno poco profondo e ricchissimo in scheletro. La zona risulta molto asciutta e particolarmente molto ventilata. Le ottime escursioni termiche permettono una minor degradazione degli acidi, una miglior composizione fenolica e la produzione di aromi eleganti. Il terreno è infatti molto calcareo (30%), donando ai vini prodotti intensità e complessità aromatica. Lo stesso terreno è caratterizzato da marne rosa biancastre, ricche in carbonato di calcio e ossido di ferro, che regalano vini di grande struttura e di buon equilibrio. E’ invece la frazione sabbiosa a donare note olfattive fresche e fruttate, fini e persistenti. La tessitura franca origina vini equilibrati e longevi. In questo terreno il rapporto carbonio/azoto è variabile da alto a molto alto, a significare una degradazione molto lenta del materiale che deposita in superficie (i tralci di potatura, il cotico erboso in decomposizione, …), favorendo nel tempo un accumulo di matrici organiche che rendono più fertile e ospitale il terreno per le radici della vite.
VIGNETO MONTE OLMI
Il vigneto Monte Olmi si estende per circa 2,5 ettari nel territorio del comune di San Pietro In Cariano, in una zona collinare con esposizione sud-ovest. L’altitudine varia dai 160 ai 195 metri s.l.m. Il vigneto poggia su terrazzi antropici rivestiti con pietre locali di natura calcarea. Dal punto di vista geologico l’area giace su calcareniti giallastre e calcari marnosi risalenti all’eocene medio. Il rilievo pedologico ha evidenziato due unità:
- Unità A – posta nella fascia in alto del vigneto evidenzia suoli che si distinguono per una minor profondità e per una maggior quantità di scheletro.
- Unità B – la più estesa e rappresentativa presenta suoli più profondi.
CAPITEL MONTE OLMI AMARONE DELLA VALPOLICELLA DOCG CLASSICO RISERVA
Il vino nasce da uve coltivate su un terreno di natura colluviale, essendo alla base dei rilievi collinari. Lo stesso è mediamente profondo e di buon contenuto di scheletro, favorendo uno sviluppo equilibrato della vite. Il terreno è di natura calcareo marnoso: in questo Cru il carbonato di calcio e argilla sono presenti in egual misura, favorendo una robusta struttura e buona intensità del colore. La vigoria molto bassa delle vigne favorisce la produzione di vini molto concentrati, dotati di grande carattere. La frazione mineraria arenacea delle calcareniti porta note di ciliegia, ribes rosso e lampone.
VIGNETO LUCCHINE
Il vigneto Lucchine si estende per circa 2 ettari nel territorio del Comune di San Pietro in Cariano, in una zona pianeggiante, ad una altitudine di circa 97 metri. Da un punto di vista geologico l’area poggia su depositi del Wurmiano, fluvio-glaciali, prevalentemente di natura ghiaiosa e sabbiosa. I depositi fluvio-glaciali sono costituiti da ghiaie grossolane con ciottoli di varia natura in prevalenza calcaree, vista la dominanza dei rilievi calcarei a monte dell’area (calcari marnosi). Sono presenti anche clasti alloctoni porfirici e basaltici talvolta alterati, della piattaforma porfirica atesina e rocce metamorfiche provenienti dall’ interno della catena Alpina. Il rilievo pedologico ha evidenziato la presenza di due unità pedologiche, che si differenziano prevalentemente per lo spessore del suolo e la quantità di ghiaie e scheletro.
LUCCHINE VALPOLICELLA DOC CLASSICO
Le uve per la produzione di questo vino sono coltivate in un terreno di origine alluvionale, ricco di ciottoli e ghiaie grossolane e quindi ben drenato. La sua natura calcarea dona finezza, eleganza e aromaticità al vino. La tessitura equilibrata con modesto contenuto di argilla dona struttura, limpidezza e intensità di colore, mentre le ghiaie contribuiscono sicuramente alla freschezza oltre che all’intensità olfattiva (note dominanti di ciliegia e ribes rosso).